NUS informazioni

Il nome di Nus è di derivazione romana e proviene da "ad nonum (ab Augusta) lapidem" che indicava la distanza in miglia romane - nove - tra Augusta Praetoria e la "mansio" stessa di Nus. 

 Relativamente al suo insediamento mancano notizie certe ma non v'è dubbio che Nus ha origini antiche. Non mancano tracce di insediamenti dell'età del Bronzo-Ferro, nel vasto castelliere a valle della frazione Lignan di Saint-Barthelemy, dove, ad una quota situata tra i 1.500 ed i 1.541 m., molto verosimilmente esisteva un abitato a pianta ellittica con capanne radiali, un santuario e vi si svolgeva un'attività mineraria o, addirittura, di epoca preistorica (tra il III° ed il II° millennio avanti Cristo) i cui ritrovamenti, pur non riguardando parti del territorio comunale di Nus, ne distano poche centinaia di metri (la necropoli eneolitica di Vollein, in comune di Quart, scoperta nel 1968) e fanno ritenere probabile la presenza di consistenti insediamenti nella zona.

Le notizie storiche certe sono molto scarse sia per l'epoca romana che per quella medioevale. Esiste comunque un documento che, in riferimento alla fondazione della Diocesi di Aosta, avvenuta nel 346 d. C., cita fra le parrocchie quella di Nus la cui esistenza è certa sin dall'anno 600 e con ogni probabilità l'edificio parrocchiale sorgeva già dove si trova attualmente. 

Tra l'XI ed il XVIl secolo, Nus sarà sede di una delle più importanti ed antiche signorie feudali della Valle d'Aosta: i "Seigneurs de Nus", appunto. 

Il comune di Nus, in posizione leggermente rilevata  a 530 m altitudine, situato nella media Valle sulla sinistra orografica della Dora Baltea, ha una superficie di 57 Kmq. e conta oggi circa 2.600 abitanti. Il suo territorio si estende dai 499 m. s.l.m. della Dora Baltea che lo separa dal comune di Fenis  oltreché, più a monte, dal comune di Saint-Marcel, ai 3.504 m. di quota della Becca de Luseney che segna un punto di confine con i territori comunali di Bionaz e di Torgnon, tra castagneti, alberi da frutta, prati e vigneti, da cui il rinomato Vien de Nus, il paese è sorto in corrispondenza della profonda gola che conduce alla Valle di Saint-Barthélemy. 

Nel centro storico di Nus si trovano alcune antiche case con finestre crociate; nella parte alta dell'abitato all'inizio della parte occidentale del borgo, a protezione del borgo stesso ed in posizione strategica per il controllo dei traffici di transito è invece visibile il castello di Pilato, in cui, secondo la tradizione, avrebbe soggiornato Ponzio Pilato esiliato da Caligola.

 

La frazione di Nus più conosciuta è senza dubbio Saint-Barthélemy, con il suo famoso osservatorio astronomico e planetario.. Il cielo di Saint-Barthélemy infatti è uno dei più indicati per le osservazioni astronomiche, grazie a condizioni favorevoli, dovute principalmente allo scarso inquinamento e all'elevata insolazione e la località è sede, ogni anno, dello Star Party più antico d’Italia.

La Valle di Saint-Barthélemy si incunea fra i massicci montuosi compresi tra la Valpelline e la Valtournenche, in uno scenario naturale di selvaggia bellezza. Inizialmente tortuosa e molto ripida, in località Lignan a 1633 metri di altitudine si apre in un vasto pianoro da cui si può ammirare uno splendido panorama. 

In inverno è meta abituale per gli appassionati dello sci da fondo, ci sono 34 km di piste, immerse nella natura e nel sole, vi aspettano per essere percorse ed è anche frequentata dagli sci alpinisti, mentre per i ragazzi c'è un tapis-roulant per snowpark e percorsi con racchette da neve.

In estate la valle è frequentata da alpinisti, che vi fanno base per ascensioni anche piuttosto impegnative, nonché da escursionisti, che possono scegliere tra innumerevoli passeggiate, anche a cavallo, ci sono nunerosi itinerari anche per gli amanti della mountain bike.

A 2.652 m. sopra Saint-Barthélemy, ai piedi della Becca del Merlo tra pascoli e creste scoscese in un severo ambiente di alta montagna c'è il Santuario di Cuney detto anche Santuario di Notre Dame des Neiges,  è risalente al 1650 ed il più alto d'Italia, dedicato alla Madonna delle Nevi.

La  festa si celebra il 5 agosto, meta di pellegrinaggio, da tradizione in quel giorno c'è processione e la cerimonia dell'immersione della croce nelle acque sorgive accanto al santuario.

Le pareti  del santuario sono coperte da numerosi ex voto di vario genere, tra i quali alcuni interessanti dipinti sette-ottocenteschi.

 

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"Non è saggio pagare troppo caro, ma pagare troppo poco è peggio.

Quando si paga troppo, si perde un po' più di denaro e basta.

 Ma se si paga troppo poco, si rischia di perdere tutto, perchè la cosa comperata potrebbe non essere all'altezza delle proprie esigenze.

La legge dell'equilibrio negli scambi non consente di pagare poco e di ricevere molto, sarebbe un assurdo!

Se si tratta con il più basso offerente, è quindi prudente aggiungere qualcosa per il rischio che si corre, ma se si fa questo, si avrà abbastanza per pagare qualcosa di meglio..."

John Ruskin(1819-1900) - scrittore inglese, pittore, poeta e critico d'arte inglese, docente all´università di OXFORD